Il 19 maggio 2021 entra di diritto nella storia della comunità sorda italiana. È un giorno storico per tutte le persone sorde perché dopo quarant’anni la Repubblica Italiana, finalmente, riconosce la Lingua dei Segni Italiana, colmando il grave ritardo che l’aveva portata ad essere l’ultimo dei Paesi in Europa a non aver riconosciuto la propria lingua dei segni nazionale. Dopo una lotta pluridecennale, speranze deluse, battaglie in tutte le sedi, petizioni, convegni, progetti, campagne di sensibilizzazione, sit-in e imponenti manifestazioni di piazza, e dopo questo periodo così complicato, che non ha fatto altro che mettere a nudo e amplificare le discriminazioni che vivono ogni giorno le persone sorde, siamo arrivati finalmente a questo risultato importantissimo, un segno di civiltà e una conquista non solo per le persone sorde, ma per tutta Italia.
La Camera ha approvato il disegno di legge, già approvato dal Senato, di conversione in legge del cosiddetto Decreto Sostegni, che all’Articolo 34-ter. “riconosce, promuove e tutela la lingua dei segni italiana (LIS) e la lingua dei segni italiana tattile (LIST)”. L’articolo con le “Misure per il riconoscimento della lingua dei segni italiana e l’inclusione delle persone con disabilità uditiva” riconosce, inoltre, le figure dell’interprete LIS e dell’interprete LIST quali professionisti specializzati nella traduzione e interpretazione rispettivamente della LIS e della LIST. Un successivo decreto definirà i percorsi formativi per l’accesso alle professioni di interprete LIS e di interprete LIST e le norme transitorie per chi già esercita tali professioni. Nel testo si legge anche che “per favorire l’accessibilità dei propri servizi, le pubbliche amministrazioni promuovono la diffusione dei servizi di interpretariato in LIS e in LIST, la sottotitolazione e ogni altra modalità idonea a favorire la comprensione della lingua verbale nonché iniziative di formazione del personale”. Infine, per favorire l’inclusione sociale delle persone con disabilità uditiva, si legge che “la Presidenza del Consiglio dei ministri promuove campagne di comunicazione”.
Abbiamo voluto condividere questo momento di gioia con il Presidente della Regione Calabria Nino Spirlì il quale, soddisfatto per il grande risultato raggiunto, ha voluto ringraziare chi ha creduto tanto in questa battaglia e ha ribadito la piena disponibilità della Regione ad attuare tutti quei servizi fondamentali che garantiscono accessibilità, uguaglianza e inclusione sociale delle persone sorde, come quello già iniziato della traduzione LIS del notiziario all’interno del contenitore Buongiorno Regione che va in onda tutte le mattina su Rai 3 Calabria. “Fin dal primo momento in cui mi sono insediato in Regione – ha detto ancora Spirlì –, ho avuto nel cuore la comunità delle persone sorde e sono perciò felicissimo per quanto avvenuto ieri in Parlamento. Abbiamo condiviso un cammino accidentato e adesso, finalmente, possiamo festeggiare”.
Il Presidente Regionale ENS Calabria Antonio Mirijello, accompagnato all’incontro da una delegazione di Dirigenti Regionali e Provinciali dell’Ente Nazionale Sordi (ENS), ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno sostenuto le battaglie che l’ENS ha portato avanti con sacrificio e dedizione per giungere al riconoscimento della Lingua dei Segni Italiana, nel pieno rispetto della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità. “Il riconoscimento della LIS – ha spiegato Mirijello – arriva dopo tanti sacrifici, dopo tanti anni di lotte. Siamo l’ultimo Paese europeo a recepire questa norma. È un momento storico per il quale ringraziamo anche il presidente Nino Spirlì, per la grande sensibilità dimostrata verso il mondo dei sordi”.
Non poteva mancare il messaggio del Presidente Nazionale ENS Giuseppe Petrucci che ha sottolineato come questo giorno rappresenti un crocevia fondamentale e storico verso la piena inclusione delle persone sorde e l’abbattimento delle barriere della comunicazione che tutti aspettavano da troppo tempo. “Oggi - ha continuato Petrucci - dobbiamo festeggiare, oggi siamo arrivati a questa legge di civiltà e uguaglianza che garantisce l'accessibilità, la libertà di scelta linguistico-comunicativa delle persone sorde e rappresenta il primo passo per garantire, finalmente, tutti i loro diritti di cittadinanza. Questa vittoria è dell'ENS, dei suoi dirigenti, dei suoi collaboratori, del suo personale e, soprattutto, di tutta la nostra comunità”.
Il lavoro dell’ENS ovviamente non finisce qui, in quanto continueremo ad impegnarci giorno dopo giorno per dare attuazione a questa legge e trasformarla in fatti, sempre guidata dall’obiettivo di migliorare la qualità della vita di tutte le persone sorde e dal principio di uguaglianza sostanziale sancito nella Costituzione Italiana: “È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana”. Grazie alle forze politiche che si sono esposte in questi anni, ai membri delle Istituzioni che hanno accolto le nostre istanze, a chi ha promosso questo atto e, soprattutto, grazie a tutta la comunità sorda che ha alimentato e creduto in questa battaglia di civiltà, perché da soli è difficile farsi sentire, ma insieme è possibile sognare un altro mondo, più giusto ed equo!