“Lo Statuto è il cuore della vita associativa e lo è ancor di più per una grande associazione come l’ENS”. Questo è il messaggio principale ribadito durante l’Assemblea Precongressuale Regionale dell’Ente Nazionale Sordi (ENS) Calabria, svoltasi sabato 11 gennaio presso il Grand Hotel Lamezia di Lamezia Terme, organizzata dal Consiglio Regionale ENS Calabria in collaborazione con la Sede Centrale ENS Roma, con l’obiettivo di coinvolgere Soci e Dirigenti ENS nel processo di rinnovamento dello Statuto, invitandoli a partecipare attivamente alla vista associativa e ad avanzare eventuali proposte di modifica dello Statuto, un documento importante che racchiude tutti quei principi e quelle idee che ispirano l’Ente Nazionale Sordi, la casa di tutta la comunità sorda italiana.
Più di cento Soci e Dirigenti ENS provenienti da tutta la regione sono intervenute all’assemblea, fornendo spunti di riflessione ed osservazioni su eventuali proposte di modifiche statutarie raccolte nel corso delle precedenti Assemblee Precongressuali Provinciali ENS. Le proposte raccolte, saranno sottoposte ad un’apposita Commissione Nazionale ENS che avrà l’arduo compito di raccogliere tutte le proposte provenienti dalle Assemblee Precongressuali di tutte le regioni d’Italia e formulare il testo finale da portare alla valutazione del Consiglio Direttivo ENS, il quale proporrà le modifiche statutarie al prossimo XXVI Congresso Nazionale ENS per il rinnovo delle cariche sociali nazionali che si terrà nel mese di giugno 2020.
Oltre a Soci e Dirigenti ENS della Calabria, sono intervenuti all’assemblea il Presidente Nazionale ENS Giuseppe Petrucci, il Vice Presidente Nazionale ENS Francesco Bassani, il Segretario Nazionale Costanzo Del Vecchio e il Presidente Regionale ENS Calabria Antonio Mirijello. Hanno portato i propri saluti istituzionali anche il Sindaco di Lamezia Terme Paolo Mascaro, e il candidato civico alle prossime elezioni regionali Carlo Tansi.
Per concludere, cogliamo l’occasione per invitare a seguire il sito e i canali social del Consiglio Regionale ENS Calabria per rimanere sempre aggiornati sui prossimi appuntamenti promossi ed organizzati dall’Ente Nazionale Sordi.
Si comunica che è attivo su Telegram il nuovo canale ufficiale del Consiglio Regionale ENS Calabria. Si invita a seguire il canale crenscalabria per ricevere informazioni e rimanere sempre aggiornati su tutte le notizie riguardanti l'ENS Calabria.
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Allegato:
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Presidente
Cav. Antonio Mirijello
Rapporto con Istituzioni - Lavoro - Scuola - Formazione - Politiche Sociali - Sanità - Lingua dei Segni Italiana - Politiche Giovanili - Rapporti con il CGSI - Sito e Social Web
Vice Presidente
Antonio Galante Madia
Rapporti con le Sezioni Provinciali ENS - Affari Generali - Tesseramento e Gestione Programma Cariddi - Gestione Telematico INPS - Bilancio ed Economia Territoriale - Storia dei Sordi
Consigliere Anziano
Antonino Cotrupi
Biblioteca/Videoteca - Pari Oppurtunità - Informa@Sordi - Cinema e Teatro - Multimedia - Terza età - Sport - Articoli Stampa - Tempo libero
Segretario Regionale
Dott. Daniele Lettieri
Revisore Regionale
Dott. Eugenio Marino
Colona Teresa
Referente Regionale Area USF (Università, Scuola, Famiglia)
Scalise Francesco
Responsabile Area Lavoro
Maiolo Teresa
Responsabile LIS (Lingua dei Segni Italiana), Pari Opportunità e GMS (Giornata Mondiale Sordo)
Sezione Provinciale ENS CATANZARO
Via Milano 1a Traversa, 2/B - 88100 CATANZARO
Tel. - Fax 0961.709414 - email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
ORGANIGRAMMA
Presidente: Mazza Serafino
Vice Presidente: Scalise Francesco
Consigliere Anziano: Scarpino Giuseppe
Sezione Provinciale ENS COSENZA
Viale della Repubblica, 221 C.P. 568 - 87100 COSENZA
Tel. - Fax. 0984.305731 - email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
ORGANIGRAMMA
Presidente: Felice Carmnine
Vice Presidente: Solla Giulio
Consigliere Anziano: Sergi Isabello
Consigliere: Fiore Marco - Ruffolo Antonio
Sezione Provinciale ENS CROTONE
Via Cappuccini, 81 - 88900 CROTONE
Tel. - Fax. 0962.27473- email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
ORGANIGRAMMA
Presidente: Basile Vincenzo
Vice Presidente: Russelli Lucio
Consigliere Anziano: Iannone Luigi
Sezione Provinciale ENS REGGIO CALABRIA
Via P. Geraci, 29 - 89128 REGGIO CALABRIA
Tel. - Fax 0965.22948 - email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
ORGANIGRAMMA
Presidente: Ollio Carmelo
Vice Presidente: Serrentino Ignazio
Consigliere Anziano: Favasuli Santoro
Consigliere: Chirico Agostino - Scopelliti Giacomo
Sezione Provinciale ENS VIBO VALENTIA
Via N. Froggio, 36 - 89900 VIBO VALENTIA
Tel. - Fax. 0963.592595 - email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
ORGANIGRAMMA
Presidente: Grillo Silvestro
Vice Presidente: Mancuso Vincenzo
Consigliere Anziano: Ferraro Nicolina
Sede Legale:
Ente Nazionale Sordi Consiglio Regionale Calabria ONLUS Via Vittorio Pugliese n. 4 - 88100 Catanzaro
Pertanto, oltre al suddetto indirizzo, sarà possibile utilizzare anche i seguenti contatti:
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Telefono: 0961552990
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Email e PEC: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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Sito Internet: http://calabria.ens.it/
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Telegram: https://t.me/crenscalabria
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Facebook: CR ENS Calabria
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La storia dell'ENS è una storia intensa, una storia di persone che hanno creduto nell'unità, nella condivisione di obiettivi comuni, nella forza di una comunità. Un lungo cammino costellato di progressi, di sacrifici, di battaglie quotidiane di chi non si arrende e che premia chi ha sempre creduto nell'autodeterminazione delle persone sorde.
Quando l'Ente Nazionale Sordomuti si è costituito – era il 1932 – le persone sorde erano praticamente prive di qualsiasi diritto sul piano giuridico e sociale: equiparate a soggetti incapaci di intendere e di volere, erano escluse da ogni facoltà giuridica, non avevano diritto all'istruzione, se non presso istituti religiosi o precettori privati.
La loro esistenza nella società era, nei fatti, negata.
Il sordomutismo inizia ad essere affrontato come problema sociale, in Italia, a partire dal 1784, quando grazie all'esempio del primo – pionieristico – educatore dei sordi Tommaso Silvestri, cominciano a nascere diverse scuole per sordi: prima a Roma e in seguito in altre città italiane.
Da allora, i sordi che avevano conquistato i fondamenti dell'istruzione, cominciarono ad acquisire una sempre maggior coscienza della propria esistenza sociale, acquistando così la consapevolezza dell'importanza del mutuo soccorso (come nel frattempo avveniva per le leghe operaie), e quindi della necessità di associarsi per difendere legittimi interessi comuni, come l'occupazione, i sussidi per le malattie, le sussistenze economiche.
Il primo sodalizio di cui si abbia notizia certa nacque a Milano nel 1874 con la denominazione "Società di Mutuo Soccorso Cardano". Da quel momento l'esempio diede origine a molte altre società, come venivano definite allora, a Torino, Genova, e quindi in altre città.
Naturalmente queste iniziative, seppur positive per l'acquisizione di coscienza, scontavano per altro verso una certa miopia campanilistica, con l'affiorare di particolarismi nelle scelte culturali e politiche che frenarono a lungo una crescita protesa al riconoscimento della necessità di costruire un movimento unitario.
Il Primo Congresso internazionale dei sordomuti si tenne a Roma nel 1911 e, dopo la Prima Guerra Mondiale che aveva spazzato via molti dei semi gettati in quel coraggioso inizio, i contatti fra le varie società furono faticosamente ripresi, fino a giungere, grazie all'opera instancabile di Giuseppe Enrico Prestini, all'istituzione, nel primo Convegno dei sordomuti italianitenutosi a Genova nel 1920, della Federazione Italiana delle Associazioni fra i Sordomuti (FIAS).
Il successivo convegno di Roma del 1922 propose le linee di azione della neonata forza rivendicativa: istruzione obbligatoria dei sordi, avviamento e collocamento al lavoro per sordi, istituzione del patronato per la difesa e l'assistenza dei lavoratori sordi nei conflitti con privati e istituzioni.
È del 1923 il primo riconoscimento dello Stato in favore dei sordomuti con l'emanazione della legge sull'istruzione obbligatoria, ottenuta proprio grazie all'azione della FIAS.
Sulle priorità dei punti programmatici e sulle modalità di attuazione delle istanze, nonché su alcuni principi fondamentali legati al concetto di sordomutismo si formarono due linee interpretative contrapposte. Il confronto diede luogo a una scissione di alcune società dalla Federazione, le quali costituirono un altro organismo nazionale, l'Unione Sordomuti Italiani, nel 1924.
Da questo momento si approfondirono sempre più i contrasti, che portarono alla convocazione di Congressi separati dai quali vennero a definirsi due linee programmatiche differenti: privilegiare la peculiarità culturale dei sordi, oppure accettare il modello degli udenti cercando di colmare il divario.
Nel 1930 il Governo, forse per ragioni che oggi potremmo definire "di immagine", vietò alle associazioni di sordomuti di convocare convegni nazionali.
Al padovano Magarotto allora venne un'idea che permise di aggirare il divieto: fece convenire i sordi da tutta Italia con il pretesto delle celebrazioni del VII Centenario della morte di Sant'Antonio, alle quali il Governo non poteva certo opporsi.
Fu così che i sordi, resisi conto del valore dell'unità, poterono gettare le basi, in un contraddittorio serrato, della nuova unione. Al convegno parteciparono praticamente tutte le società italiane, e soprattutto le due Federazioni antagoniste, che a Padova, nei giorni dal 24 al 26 settembre 1932, furono protagoniste di confronti molto accesi e critici ma evidentemente non distruttivi se, alla fine del convegno, venne sancito il cosiddetto Patto di Padova, nel quale si stabiliva la nascita dell'Ente Unico in rappresentanza dei sordi italiani e per il quale fu chiesto il riconoscimento pubblico al Governo.
Il riconoscimento ufficiale venne solo con la L. 12 maggio 1942 n. 889, ma nel frattempo la forza dell'unità ebbe modo di mostrarsi in un importantissimo evento che rivoluzionò per sempre la vita dei sordi italiani: l'abrogazione – nel 1938 – delle disposizioni relative al Codice Civile che inabilitavano la persona sorda, con l'acquisizione della piena capacità giuridica, che consentì ai sordi, da quel momento, di godere dei diritti civili come tutti gli altri sudditi del Regno d'Italia.
La Legge 21 agosto 1950 n. 698 riorganizzò l'Ente Nazionale Sordomuti riconoscendone la personalità giuridica di diritto pubblico, per l'importanza dei compiti di rappresentanza e tutela svolti a livello nazionale per tutti i Sordi Italiani.
A seguito del decentramento amministrativo voluto dal decreto n. 616 del 1977, l'ENS – come le altre associazioni storiche di disabili – è stato trasformato in Ente morale di diritto privato, pur conservando i compiti di rappresentanza e tutela riconosciuti in un successivo decreto del 1979.
Dall'anno della sua fondazione l'ENS ha subito diverse trasformazioni nella propria struttura, rinnovandosi continuamente ma mantenendo il focus centrale della propria azione: lottare, giorno per giorno, per il miglioramento continuo della qualità della vita delle persone sorde.
Arriviamo quindi all'Ente come lo conosciamo oggi, con un'organizzazione che opera su tutto il territorio nazionale con 103 Sezioni Provinciali, 21 Consigli Regionali ed oltre 50 rappresentanzeintercomunali, ed un "curriculum" che ha visto ulteriori riconoscimenti nel corso degli anni.
Ha ottenuto l'attestazione di O.N.L.U.S. mediante l'iscrizione all'Anagrafe Unica delle Onlus (prot. n. AC/cf/onlus 10217 dell'8 febbraio 2008).
È Associazione di Promozione Sociale iscritta nel registro nazionale (decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 10 ottobre 2002).
È riconosciuto Soggetto accreditato per la formazione del personale della scuola dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (Decreto del 18 luglio 2005).
È riconosciuto come Organizzazione Promozionale di Sport Disabili ai sensi dell'art. 25 dello statuto del C.I.P. - Comitato Italiano Paralimpico (delibera del Consiglio Nazionale n. 23 del 26 novembre 2005).
Un'importante e relativamente recente trasformazione giuridica viene dal risultato di una forte battaglia politica e mobilitazione di piazza - raccontata nelle pagine di questa relazione – che ha portato alla definizione ed approvazione della L. 20 febbraio 2006 n. 95 con la quale il termine sordomuto viene sostituito dal termine sordo, in tutte le disposizioni legislative vigenti.
Per effetto di detta legge oggi siamo l'Ente Nazionale per la protezione e l'assistenza dei Sordi - Onlus.